Comprata d’impulso, da un signore sulla cinquantina che l’aveva usata pochissime volte e solo nelle giornate di sole. Perfetta, senza un graffio. La mia prima moto: quando ci sono salito sopra per la prima volta, non sapevo nemmeno guidarla. Per lei gli aggettivi che mi vengono in mente sono sempre “affidabile” e “versatile”, nonché docile e comoda. Il motore è un bicilindrico Honda da 700 cc, soddisfacente dai 4000 giri/min in su.
La rapportatura è un po’ corta e le marce sono solo 5: ancora oggi, dopo anni di utilizzo, in autostrada cerco sempre la sesta che non c’è. Però mi hanno detto che a forza di scalciare sul cambio dopo un po’ gli cresce. Altri difetti non ce ne sono.
E’ una moto che sottopongo a diversi maltrattamenti: sterrati fangosi, pietraie, vecchie strade militari, dune, tôle ondulée, ma soprattutto, il percorso casa-lavoro. Versatilità vuol dire questo: con la stessa moto che mi tiene compagnia in mezzo allo spossante traffico cittadino sono arrivato fino alla cima del Colle del Sommeiler e sulle dune della Tunisia. Un’altra dote che apprezzo tantissimo durante i “giretti” con gli altri amici di Adv-Tourer è la parsimonia dei consumi. Ottima la guida in piedi, ma consigliabile utilizzare un piccolo riser sul manubrio.
Equipaggiamenti: bauletto GIVI Trekker TRK52N, valigie laterali GIVI morbide, barre paramotore e paracoppa Touratech in alluminio (quello piccolo), cupolino alto GIVI, riser SW-Motech da 25 mm. Uso due sacche impermeabili Kappa (da 30 e da 50 litri) per trasportare il bagaglio in off-road.