La mia storia di motociclista:
La passione per le moto me la porto dentro fin da bambino; era un Natale di tanti anni fa quando sotto l’albero trovai una fiammante Yamaha Ténéré…elettrica. Il suo colore blu e giallo, il serbatoione e le due taniche sul portapacchi la rendevano uguale a quelle moto che mio papà mi raccontava e mi faceva vedere alla televisione. Erano gli anni 80 e pochi giorni dopo Natale ai piedi della torre Eiffel partiva la Parigi-Dakar quella vera. Le moto erano uguali uguali alla mia Ténéré, solo poco più grandi, ed io cominciavo a sognare.
Il Ténéré qualche hanno dopo divenne una piccola moto da cross questa volta con il motore vero e le marce, i primi giri tra i boschi dietro casa mi sembravano la Parigi-Dakar e il sogno continuava.
Passano gli anni, cambiano le moto e i manubri si abbassano. Arriva il primo 125 una stupenda Aprilia RS, la Dakar non si correva più in Africa, scoprii il Tourist Trophy, piloti veri che sfrecciavano su strada facendo il filo ai muretti a secco simili a quelli vicini a casa mia e fu subito amore. I giri diventarono sempre più lunghi e la voglia di conoscere e vedere posti nuovi era incontrollabile e lungo la strada trovai un grande amico, Federico.
Poi si cresce, si cambia – ma gli amici, quelli veri e le passioni quelle vere, non cambiano. Ed eccoci qui ancora insieme, ancora in moto che è tornata ad avere il manubrio alto, il serbatoione e le taniche sul portapacchi.
Con la mia GS800 ho girato buona parte dell’ Europa, mi ha portato (finalmente) in Africa a ripercorrere quelle piste che sognavo mentre giravo per il giardino con il Ténéré, mi ha fatto vedere l’ Asia e come è fatto il mondo “da quella parte” e chissà cos’altro ci aspetta ancora…non resta che partire.
Il mio modo di viaggiare:
La preparazione di un viaggio inizia da casa e come per ogni viaggio che si rispetti il primo passo per un “analogico” come me non può che essere la cara vecchia cartina stradale sulla quale far scorrere il dito.
L’utilizzo dei moderni strumenti di navigazione è comunque entrato (faticosamente) a far parte di ogni nostro viaggio, niente però potrà mai sostituire il chiedere informazioni a qualcuno indicando il posto da raggiungere su una cartina.
(cit..) “I micro computer, le trasformazioni e noi sopra a un ferro che ancora ha i pistoni.”