Questo comune montano di poche decine di abitanti si trova nel meraviglioso comprensorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Si raggiunge inerpicandosi su stretti tornanti scavati nel carso sopra l’altipiano di Navelli.
Ci troviamo a pochi chilometri da Campo Imperatore e da piccoli borghi-gioiello ben più noti ai turisti come Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio, ma siamo finiti a Calascio per visitare la famosa Rocca, scoprendo così questa immutata realtà rurale.
Il bellissimo borgo di Rocca Calascio non ha abitanti registrati, ma ospita un rifugio che offre possibilità di alloggio (con camere disposte in diversi edifici) e ottime pietanze, mentre l’abitato di Calascio che si trova qualche tornante più a valle ospita la sede comunale e i servizi essenziali, conservando un’architettura d’altri tempi.
Insomma se siete in moto in questa meravigliosa zona non perdetevi questo piccolo gioiello che conserva intatto il suo fascino rurale come poche altre località.
Curiosità: la Rocca di Calascio fa parte di una “rete visiva” di torri capace di segnalare in poche ore un pericolo in arrivo dalla costa mediante specchi o segnali di fumo con un’importante funzione difensiva. In realtà il suo uso principale è stato la riscossione di una tassa sui capi di bestiame per i pastori che effettuavano la transumanza, e fu acquistato dala famiglia Medici proprio per la sua redditività.
Questo edificio – classificato dal National Geographic tra i 15 castelli più belli al mondo – è stato anche usato come set per moltissime scene di diversi film, tra cui “Amici miei” atto II.