finalmente in partenza!

Pochi momenti nella vita sono emozionanti più di quelli che precedono la partenza per un viaggio: i preparativi, la preoccupazione di dimenticarsi qualcosa di fondamentale, la paura di avere qualche inconveniente, tutti sentimenti contrastanti che sintetizzano il timore umano di uscire dalla “zona confort”.

La monotonia della routine è spesso anche un rifugio che da sicurezza, e le chiacchiere da bar del tipo “vorrei essere su di un’isola deserta” si azzerano quando la partenza si avvicina per davvero

 

Una nave è sicura in porto, ma non è per questo che è stata costruita

Tutti i motociclisti riflettono spesso sui pericoli della strada, anche il più spavaldo è cosciente di quanto può accadere e anche nel più veloce pilota di Motogp ci sarà sempre un poco di ansia prima di una gara: ciò non basta però a frenare la passione che porta in sella entrambi.

Spesso tutto scompare dopo i primi metri di strada sentendo scorrere l’asfalto sotto le ruote, capiamo che stiamo facendo la cosa giusta e tutti i pensieri negativi spariscono dalla mente.

 

Sulla strada

Le serate passate in garage a montare gli accessori, quelle passate tra cartine stradali e guide per delineare l’itinerario, le ore nei negozi di abbigliamento a scegliere l’equipaggiamento… tutto assume improvvisamente un senso mentre il mondo inizia a scorrere sotto le ruote.

Ogni volta ci rendiamo conto di quanto tutti i timori precedenti alla partenza fossero poca cosa rispetto al piacere di esplorare il mondo su due ruote e di quanto in realtà si possa partire anche con molti meno preparativi di quelli che ogni volta ci ostiniamo a fare con l’ossessione di rendere tutto perfetto, dimenticandoci del fatto che spesso le cose diventano più piacevoli e interessanti quando capita qualche imprevisto e si è costretti a cambiare i programmi.

 

Chi me lo fa fare?

Spesso vediamo negli sguardi di chi ci ascolta un discreto scetticismo verso il mezzo di trasporto e il modo di viaggiare. Proviamo qui a rispondere a qualche “FAQ” anche se riteniamo che solo chi sale in sella e inizia un’avventura possa capire fino in fondo cosa si prova.

Non sarebbe più comodo in auto? la pioggia, il caldo, i bagagli…

Sì che sarebbe più comodo, ma non sarebbe la stessa cosa. Il paragone più plausibile è quello tra ascoltare un concerto nel prato di uno stadio o guardare il DVD dello stesso concerto seduti in salotto. Caldo, freddo, pioggia, vento sono emozioni che ci scorrono sulla pelle e ci fanno sentire immersi nel luogo che stiamo attraversando. I bagagli sono limitati? pensate a quante cose normalmente portate in valigia e poi non usate…

Tutta quella strada, non sarebbe meglio prendere un aereo?

A noi piace l’idea di vedere il mondo senza soluzione di continuità, attraversando quelle linee immaginarie chiamate frontiere

Inoltre -dettaglio non trascurabile- per noi l’importante non è la meta ma il viaggio stesso e quindi anche il tragitto è parte di questa esperienza.

Ma non potete utilizzare abbigliamento normale?

A parte il fatto che per un motociclista l’abbigliamento tecnico è di impareggiabile bellezza e praticità, quindi meglio non provare a criticarlo, rispondo con un’altra domanda: togliereste l’airbag dalla vostra auto? Ecco presto detto perché non rinuncio ai miei capi protettivi. Inoltre questo genere di abbigliamento è il più confortevole in sella poiché è nato per questo utilizzo.

E non prenoti nulla?

No. A parte casi eccezionali in cui prevediamo arrivi a tarda ora, preferiamo non prenotare ed affidarci al caso. Prenotare spesso preclude di pernottare in posti davvero indimenticabili e difficili da trovare pianificando tutto in precedenza. Posto per due persone si trova quasi sempre senza problemi, al massimo spostandosi di qualche chilometro.

 

Il ritorno

Arriva un momento anche nel più bello dei viaggi in cui compare un po’ di nostalgia di casa e si ha voglia di invertire la rotta. A noi spesso capita ben più tardi di quando la abbiamo già invertita perché imposto dalla durata limitata delle ferie ma la cosa è soggettiva, per alcuni si tratta di giorni per altri di mesi o anni ma siamo sicuri che in tutti prima o poi insorga un poco di nostalgia di casa. Per noi per ora è un concetto distante ma sappiamo che prima o poi arriverà, e che il ritorno a casa è uno dei piaceri del viaggio.

 

il viaggio live

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