Galles e Cornovaglia: finalmente il reportage di viaggio

Siamo rientrati da oltre un mese dal nostro viaggio estivo in Galles che ci ha lasciato un sacco di stupendi ricordi.

Volevamo condividerli tutti anche con voi e ci scusiamo se la stesura del reportage ha richiesto così tanto tempo ma speriamo di farci perdonare con le immagini e le parole del nostro racconto.

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Ed ora ci mettiamo al lavoro sul video!

 

Tour Cornovaglia e Galles

Durata: 16 giorni

Chilometraggio: oltre 5’700

Itinerario: Link a youposition

Paesi toccati: Francia, Inghilterra, Galles, Svizzera

 

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Africa Twin – gli accessori sulla lunga distanza

Anche per gli accessori installati abbiamo ritenuto di aggiungere qualche nota dopo un discreto numero di km in sella e l’esperienza di un lungo viaggio.

Trattandosi di materiale regolarmente acquistato (non abbiamo sponsor) non abbiamo peli sulla lingua nel bene e nel male: riassumiamo sinteticamente ciò che è emerso in positivo e negativo rispetto alle impressioni iniziali, ma vi rimandiamo alle pagine dei singoli accessori (che abbiamo aggiornato di conseguenza) per avere un quadro più completo di questi componenti e della loro installazione.

 

modifica cerchi Bartubeless

Siamo sostanzialmente soddisfatti di questa modifica: fortunatamente non siamo incorsi in forature ma i pneumatici hanno mantenuto la pressione nonostante i migliaia di chilometri percorsi, salvo un fisiologico aggiustamento di un paio di decimi all’anteriore.

Stefano di Bartubeless ci aveva anticipato che con questi pneumatici (Heidenau) avrebbero potuto riscontrarsi lievi perdite di pressione dal tallone con alte temperature o lunghe percorrenze in autostrada, ma alla prova dei fatti tutto è andato nel migliore dei modi ed abbiamo definitivamente dimenticato l’ansia da foratura che avevamo con la camera.

Abbiamo usato la moto anche in fuoristrada ma senza per il momento abbassare le pressioni, anche in questo caso nulla da eccepire.

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Pneumatici Heidenau K60 Scout

Siamo fedeli clienti del marchio tedesco per cui le aspettative erano elevate per questi pneumatici, con la CRF essi non ci hanno deluso sposandosi alla perfezione con la ciclistica “dual” e aggiungendo alla ricetta di Honda una buona trazione anche su sterrato dal più battuto al più smosso, senza esagerare però con le condizioni estreme come fango o sabbia dove serve ben altra tassellatura.

Dove siamo rimasti sorpresi è invece nella guida dove il feeling è addirittura aumentato rispetto alle coperture precedenti.

Dopo migliaia di km percorsi avvertiamo ora nei tornanti più lenti una lieve oscillazione dello sterzo che potrebbe essere riconducibile alla necessità di una ribilanciatura del cerchio. Il pneumatico posteriore si è un poco appiattito come di consueto ma in maniera minore rispetto alle moto su cui lo avevamo provato in precedenza. Il problema con il TC a livello 3 si è affievolito con l’usura delle gomme ma è sempre presente nella guida solo pilota e senza bagaglio, dove continuiamo a settare il TC sul valore 2 per non avere fastidiosi interventi precoci.

La rumorosità infine è presente sotto forma di una sorta di lieve fischio ma niente di fastidioso. I tasselli sono invece avvertibili solamente a velocità prossime allo zero ed in generale non infastidiscono.

 

Holan Nomada cases – borse laterali e bauletto

Siamo molto soddisfatti di questo acquisto, sia per la robustezza generale delle borse, dei telaietti e relativi attacchi (provate anche in offroad) che per la funzionalità: tra le auto in coda si passa tranquillamente considerando una larghezza di poco superiore a quella del manubrio.

Impermeabilità totale riscontrata sia con pioggia che con la lancia del lavaggio ad alta pressione.

Le pecche che sono venute fuori riguardano più che altro il passeggero che non solo ha meno spazio per afferrare le maniglie ma se non di alta statura si ritrova lo spigolo interno (comunque smussato e ricoperto in plastica) a contatto con la parte inferiore della coscia e con il bauletto in posizione piuttosto avanzata (non averlo a sbalzo è sempre un vantaggio in off) ha meno spazio in sella e si trova più a ridosso del pilota: stiamo studiando il modo di recuperare qualche centimetro in questo senso.

Infine nella borsa sinistra inserire ed estrarre la sacca interna quando questa è piena “a tappo” risulta un’operazione più impegnativa del previsto a causa dell’attrito tra cordura della sacca e gomma della guarnizione: si tratta comunque di avere trenta secondi di pazienza.

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Borsa da serbatoio GiVi XS320 con hub 12v S110-S111

Molto soddisfatti anche della borsa Givi dotata di attacco tank lock molto stabile e pratico nei rifornimenti, con un comodo porta-mappe per le cartine stradali o il tablet e la copertura antipioggia collaudata sotto un acquazzone, comunque non necessaria in caso di precipitazioni deboli, abbiamo verificato che un minimo di tenuta si ha comunque.

Difetti veri e propri non ne abbiamo a dire il vero riscontrati, la forma di questo borsello non è proprio ergonomica quando lo si trasporta a tracolla ma è il prezzo da pagare per avere una conformazione adatta al serbatoio, nella guida in piedi la stessa interferisce con le … parti basse … ed è quindi meglio evitare di usarla nel caso si preveda di affrontare lunghe tratte offroad. Infine abbiamo riscontrato che riempiendola la parte posteriore scende fino a toccare il serbatoio, in caso di sporco o polvere ciò potrebbe causare dei graffi ma il problema è facilmente risolvibile con un classico “tank guard” che mette al riparo anche dal contatto con i bottoni della giacca o la fibbia della cintura.

 

 

12’000 km in sella alla CRF1000L Africa Twin

La nuova Honda CRF1000L Africa Twin è sicuramente tra le moto più discusse del 2016, ha scatenato accesi dibattiti tra gli appassionati dividendo il pubblico tra estimatori e detrattori, entrambi con motivazioni più o meno razionali e condivisibili.

Ci sentiamo quindi, raggiunti i fatidici 12’000 km del secondo tagliando, di dover aggiornare le nostre impressioni su questa moto con qualche informazione in più, avendo vissuto sulla pelle un discreto numero di chilometri in sella.

 

La ricompreresti? Subito!

La prima nota è per mettere in chiaro che siamo assolutamente soddisfatti di questa moto e non ha tradito le nostre aspettative, cosa che invece è accaduta ad altri che probabilmente si aspettavano una indole più da “maxi”.

Il giudizio finora è più che positivo e l’entusiasmo per questa moto è in costante crescita!

 

Le impressioni – in viaggio

In viaggio la moto si è dimostrata una compagna affidabile e instancabile, anche se abbiamo verificato che non consente le percorrenze giornaliere delle 1200.

In sostanza se avevamo definito la Supertenerè un incrociatore da autostrada e più volte abbiamo coperto anche 1’000 km in giornata con la CRF la situazione è diversa, le pause diventano fisiologiche per riposare il … posteriore …. prima che per i rifornimenti. Diciamo che sarebbe meglio non prevedere di effettuare tappe di oltre 5-600 km giornalieri per non superare la resistenza di pilota e passeggero, anche se ovviamente sono sensazioni soggettive

L’autonomia grazie agli ottimi consumi è sostanzialmente simile nonostante il serbatoio più piccolo: si fanno normalmente 300 km prima di entrare in riserva e solitamente non è un problema percorrerne 340-350. Diciamo che sicuramente per viaggiare in Europa non ci sono problemi, probabilmente per un viaggio overland è necessario portarsi una tanica da 5 litri di emergenza per stare tranquilli in zone più disagiate.

Non sono emersi solo difetti comunque ma anche pregi: il consumo rimane ottimo (abbiamo misurato sempre 20-21 km/l) anche in autostrada a patto di tenersi su medie di 110-120 km/h, alzando il ritmo oltre i … limiti italiani … si scende a 15-16 km/litro e si perde un poco di confort.

Una curiosità: abbiamo tenuto traccia di tutti i rifornimenti effettuati fin dall’acquisto (tranne il primo, per partire sempre dalla condizione di pieno) ed il risultato è a nostro avviso molto interessante: 599,5 litri per 12231 km totali quindi una media di oltre 20,5 km/litro!

 

Le impressioni – in strada

La nostra opinione sulla guida su strada non è sostanzialmente cambiata, ma abbiamo fatto l’abitudine al cerchio anteriore da 21″ quindi la fiducia è aumentata, merito anche della sostituzione dei pneumatici di serie con cui non abbiamo mai trovato il giusto feeling.

Rimane il fatto che per tipologia di moto e per caratteristiche della ciclistica (indole enduristica ed escursione ampia) occorre tenere una guida pulita evitando brusche frenate ed accelerazioni, ma ciò non vuol dire che il ritmo nel misto sia basso, anche se le concorrenti con l’anteriore da 19″ vantano di sicuro una precisione maggiore.

Anche con il passeggero abbiamo fatto l’abitudine al maggiore trasferimento di carico sul posteriore, in parte compensato mediante la regolazione del precarico molla. La fluidità del motore è davvero apprezzata nella guida in coppia.

 

Le impressioni – fuoristrada

Dove la CRF ci ha veramente stupiti è in fuoristrada: da subito si capisce che geometrie della ciclistica e soluzioni tecniche rendono la moto incline alla guida fuori dall’asfalto ma non pensavamo di trovarci a guidare una vera e propria moto da enduro di grossa cilindrata!

L’anteriore da 21 rimane leggero sulle sconnessioni e perfettamente manovrabile anche alle velocità più basse dove con le altre maxienduro solitamente il peso percepito aumenta vertiginosamente allo scendere delle cifre sul tachimetro, il raggio di sterzo è strettissimo e ciò contribuisce a migliorare la manovrabilità negli spazi ristretti. Abbiamo affrontato tratti offroad anche in due -per forza di cose a velocità limitata- e la moto rimane comunque governabile anche guidando seduti, mentre in solitaria e guidando in piedi occorre davvero darsi un limite ricordando che si tratta pur sempre di una moto da 200kg e fermarla non è uno scherzo, perché la fiducia che dà il mezzo invoglierebbe a spingersi oltre…

Un notevole passo in avanti è stato fatto montando le gomme Heidenau K60 scout che presentano una tassellatura ben più evidente dei pneumatici originali pur non essendo estreme e mantenendo il piacere di guida su asfalto.

Nella maggior parte dei casi abbiamo lasciato il traction control disattivato, ma il TC in posizione 1 (la più permissiva) può essere di aiuto nei tratti con poca aderenza ad evitare inutili “burn out”, e comunque lascia la libertà di effettuare discreti traversi, mentre nelle altre posizioni interviene troppo spesso e non è quindi consigliato l’utilizzo. Non abbiamo mai sentito la necessità di togliere l’ABS, che comunque si può disinserire solo sulla ruota posteriore: probabilmente quando ci spingeremo su sentieri più impervi sarà buona regola disattivarlo ma per ora guidando piuttosto “soft” non ci ha dato alcun fastidio.

Per levarci le ultime inibizioni attendiamo di montare delle protezioni adeguate quali barre laterali e paracoppa, oltre che l’arrivo dell’autunno e di un po’ di fango!!!

 

Manutenzione e problemi

Dal tagliando dei 1’000 km non è mai stato necessario rabboccare l’olio dato che abbiamo sempre visto il livello nella metà superiore dell’indicatore sull’astina, ora la catena ha bisogno di una fisiologica registrata ma lo riteniamo piuttosto normale.

Nessun problema tecnico riscontrato finora.

Presto anche la recensione aggiornata degli accessori!

 

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finalmente in partenza!

Pochi momenti nella vita sono emozionanti più di quelli che precedono la partenza per un viaggio: i preparativi, la preoccupazione di dimenticarsi qualcosa di fondamentale, la paura di avere qualche inconveniente, tutti sentimenti contrastanti che sintetizzano il timore umano di uscire dalla “zona confort”.

La monotonia della routine è spesso anche un rifugio che da sicurezza, e le chiacchiere da bar del tipo “vorrei essere su di un’isola deserta” si azzerano quando la partenza si avvicina per davvero

 

Una nave è sicura in porto, ma non è per questo che è stata costruita

Tutti i motociclisti riflettono spesso sui pericoli della strada, anche il più spavaldo è cosciente di quanto può accadere e anche nel più veloce pilota di Motogp ci sarà sempre un poco di ansia prima di una gara: ciò non basta però a frenare la passione che porta in sella entrambi.

Spesso tutto scompare dopo i primi metri di strada sentendo scorrere l’asfalto sotto le ruote, capiamo che stiamo facendo la cosa giusta e tutti i pensieri negativi spariscono dalla mente.

 

Sulla strada

Le serate passate in garage a montare gli accessori, quelle passate tra cartine stradali e guide per delineare l’itinerario, le ore nei negozi di abbigliamento a scegliere l’equipaggiamento… tutto assume improvvisamente un senso mentre il mondo inizia a scorrere sotto le ruote.

Ogni volta ci rendiamo conto di quanto tutti i timori precedenti alla partenza fossero poca cosa rispetto al piacere di esplorare il mondo su due ruote e di quanto in realtà si possa partire anche con molti meno preparativi di quelli che ogni volta ci ostiniamo a fare con l’ossessione di rendere tutto perfetto, dimenticandoci del fatto che spesso le cose diventano più piacevoli e interessanti quando capita qualche imprevisto e si è costretti a cambiare i programmi.

 

Chi me lo fa fare?

Spesso vediamo negli sguardi di chi ci ascolta un discreto scetticismo verso il mezzo di trasporto e il modo di viaggiare. Proviamo qui a rispondere a qualche “FAQ” anche se riteniamo che solo chi sale in sella e inizia un’avventura possa capire fino in fondo cosa si prova.

Non sarebbe più comodo in auto? la pioggia, il caldo, i bagagli…

Sì che sarebbe più comodo, ma non sarebbe la stessa cosa. Il paragone più plausibile è quello tra ascoltare un concerto nel prato di uno stadio o guardare il DVD dello stesso concerto seduti in salotto. Caldo, freddo, pioggia, vento sono emozioni che ci scorrono sulla pelle e ci fanno sentire immersi nel luogo che stiamo attraversando. I bagagli sono limitati? pensate a quante cose normalmente portate in valigia e poi non usate…

Tutta quella strada, non sarebbe meglio prendere un aereo?

A noi piace l’idea di vedere il mondo senza soluzione di continuità, attraversando quelle linee immaginarie chiamate frontiere

Inoltre -dettaglio non trascurabile- per noi l’importante non è la meta ma il viaggio stesso e quindi anche il tragitto è parte di questa esperienza.

Ma non potete utilizzare abbigliamento normale?

A parte il fatto che per un motociclista l’abbigliamento tecnico è di impareggiabile bellezza e praticità, quindi meglio non provare a criticarlo, rispondo con un’altra domanda: togliereste l’airbag dalla vostra auto? Ecco presto detto perché non rinuncio ai miei capi protettivi. Inoltre questo genere di abbigliamento è il più confortevole in sella poiché è nato per questo utilizzo.

E non prenoti nulla?

No. A parte casi eccezionali in cui prevediamo arrivi a tarda ora, preferiamo non prenotare ed affidarci al caso. Prenotare spesso preclude di pernottare in posti davvero indimenticabili e difficili da trovare pianificando tutto in precedenza. Posto per due persone si trova quasi sempre senza problemi, al massimo spostandosi di qualche chilometro.

 

Il ritorno

Arriva un momento anche nel più bello dei viaggi in cui compare un po’ di nostalgia di casa e si ha voglia di invertire la rotta. A noi spesso capita ben più tardi di quando la abbiamo già invertita perché imposto dalla durata limitata delle ferie ma la cosa è soggettiva, per alcuni si tratta di giorni per altri di mesi o anni ma siamo sicuri che in tutti prima o poi insorga un poco di nostalgia di casa. Per noi per ora è un concetto distante ma sappiamo che prima o poi arriverà, e che il ritorno a casa è uno dei piaceri del viaggio.

 

il viaggio live

per seguirci tutti i giorni potete seguire la nostra pagina facebook e la nostra posizione sul sito youposition

 

 

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Honda Africa Twin – accessori e modifiche

La nuova Honda CRF1000L “Africa Twin” sta generando molta curiosità tra i nostri lettori e non solo: spesso capita di ricevere domande di ogni sorta durante i nostri tour, ai benzinai e perfino ai semafori!

Abbiamo deciso di raccontarvi sul sito le principali modifiche che stiamo facendo su questa moto per ottimizzarla secondo il nostro uso, man mano che le facciamo.

Honda offre un pacchetto completo “travel edition” con tutti i principali accessori richiesti dai viaggiatori, una buona idea che però toglie un po’ il gusto della personalizzazione della moto. Inoltre non ci hanno convinto del tutto soluzioni come le borse in materiale plastico, mentre per altri dettagli abbiamo preferito guardarci intorno con più calma ed attendere le proposte di fornitori “aftermarket” solitamente con un rapporto qualità prezzo migliore.

Per il momento abbiamo effettuato soltanto la modifica dei cerchi in tubeless, la sostituzione dei pneumatici con altri più “dual” fabbricati dalla tedesca Heidenau e il montaggio del kit di valigie e bauletto in alluminio di Holan in vista del prossimo viaggio estivo.

Vi consigliamo comunque di tenere sott’occhio questa sezione del sito per seguire in tempo reale tutti gli aggiornamenti!

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Via del Sale – il video!

Finalmente il video del nostro giretto sulla “via del sale” Limone – Monesi di qualche giorno fa è online sul nostro canale Vimeo

Godetevi gli stupendi panorami che si godono da questa strada militare che corre sul filo dei duemila metri sulle Alpi occidentali!

Corsica – il video è online!

Da qualche giorno online il video del recente viaggio in Corsica con amici: godetevi le immagini degli splendidi paesaggi che abbiamo attraversato, vi verrà sicuramente voglia di esplorare questa fantastica isola!

trovate l’itinerario ed alcune foto del viaggio su youposition a questo link

 

Fantastica Corsica – il nostro due giugno

Per il nostro tradizionale motogiro del due guigno quest’anno abbiamo scelto la Corsica: quattro giorni tra mare, montagna e strade a dir poco spettacolari.

Quest’isola è un vero paradiso per i motociclisti: una infinita successione di curve sia sulle strade costiere che sui passi che scalano stupende montagne dal profumo alpino.

Per ora potete rivivere le nostre tappe su youposition in attesa del video!!

Cliccate sulla foto per vedere il nostro percorso

 

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la Regina è tornata e noi l’abbiamo provata

Per dirvi la nostra sulla nuova Africa Twin, la novità dell’anno in campo dual sport, non ci siamo accontentati di una breve prova dal concessionario…

Cliccate sulla foto sotto e leggete il pezzo completo!

 

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Online l’intervista a Totò le motò

Dopo un lungo lavoro di montaggio da parte di Mario abbiamo finalmente pubblicato l’intervista ad Alessandra e Antonio -in arte Totò le Motò e Peppina- che abbiamo fatto a casa loro qualche settimana orsono: una lunga chiacchierata davvero interessante, in cui ci spiegano come questo viaggio ha cementato il loro rapporto di coppia oltre ad essere stato una straordinaria esperienza di vita.

Sul nostro canale Vimeo la versione integrale in cui ripercorriamo il loro giro del mondo in tutte le fasi, dai preparativi al rientro.