La nostra Africa Twin è stata immatricolata il 12 aprile di 3 anni fa: proprio in questa data abbiamo fissato la partenza per un nuovo entusiasmante viaggio che da tempo ormai era nel cassetto dei …
Tunisia, novembre 2018. Sei amici tutti armati di maxi enduro bicilindriche e pronti ad affrontare una settimana in sella tra piste leggendarie e panorami mozzafiato: le premesse erano ottime ed il viaggio ha soddisfatto le …
La rivista Roadbook è “giovane” ma già un cult per i motoviaggiatori poiché con una formula molto ben riuscita si rivolge a chi vive la moto con spirito “giramondo” offrendo interessanti idee ed informazioni sia …
Anche quest’anno come di consueto vi segnaliamo alcuni dei raduni in programma per il prossimo inverno: tra il fatto che ormai sono sempre più in voga e le numerose segnalazioni da parte vostra l’agenda è …
L’avventura dei nostri amici Luca e Nini verso il Pamir è iniziata circa un mese fa ed è in questi giorni al suo culmine. Sulla loro pagina Facebook potete leggere un interessante diario quotidiano che …
Si è da poco concluso il 2013 e tutto lo staff di ADV-tourer vuole ringraziarvi per l’attenzione che ci avete dedicato e per gli apprezzamenti ricevuti.
Per il futuro abbiamo grandi progetti, e come da nostra consuetudine ve li sveleremo uno alla volta ma non dovrete attendere molto: il 2014 è appena iniziato e ci apprestiamo ad affrontare la nostra prima avventura a due ruote, questa volta in maniera diversa dal passato poiché sarà un viaggio di gruppo.
Un viaggio tra amici che ci porterà nuovamente in Tunisia con l’obiettivo di far “assaggiare” il Nordafrica a chi non c’è mai stato e soprattutto di godersi strade e paesaggi di questo straordinario Paese che attraverseremo da Nord a Sud e viceversa cercando di coglierne tutte le sfumature tra mare, montagna e naturalmente deserto.
Non andremo alla ricerca di piste super-tecniche nè di adrenalina a tutti i costi: affronteremo questo viaggio con una filosofia “easy” che lo renda un’esperienza alla portata di tutti, non dimenticando che siamo prima di tutto in vacanza.
Cliccate sulla foto sotto per tutti i dettagli di questo viaggio!
Anche questo mese compare sulle pagine della prestigiosa rivista Motociclismo un breve pezzo scritto con la nostra collaborazione all’interno del progetto “Italia da riscoprire”, che segnala ai lettori le perle meno note dell’Italia rurale.
Sul numero di dicembre viene raccontata la bella Voltaggio, un borgo davvero straordinario incastonato nell’Appennino al confine tra Piemonte e Liguria.
Finalmente online la sezione dedicata ai nostri amici e fans della prima ora che hanno a disposizione un piccolo spazio per raccontare la propria passione per la moto.
Ovviamente il nostro augurio è quello di ricevere molti altri contributi da voi, che saremo felici di pubblicare!
Come vedrete la formula è piuttosto libera, l’importante è che ci raccontiate come è nata la vostra passione e quali sono i vostri sogni a due ruote.
Cliccate sulla foto per accedere a questa nuova sezione!
Le moto sono la nostra più grande passione, ma questo penso lo si sia intuito e le corse in moto di conseguenza seguono a ruota. Ma non le corse classiche in circuiti ultra sicuri con piloti “da copertina” pieni di sponsor e motor home. A noi piacciono le corse di “serie B”. Quelle che spesso i media e anche gli addetti ai lavori non tengono nemmeno in considerazione.
Per noi, e per altri migliaia di appassionati, queste sono l’essenza delle corse in moto. Le road racing nell’ Irlanda del Nord e le gare di Endurance sono un mondo folle e affascinante, fatto per lo più da piloti che sono tali per la durata di un week end o poco più. Appassionati prima che professionisti delle due ruote. Gente comune che per la maggior parte dell’ anno gravita attorno al pianeta “moto”: meccanici, preparatori, gommisti ecc, che con mille sacrifici decidono ogni tanto di buttarsi tra i terrapieni e i pali della luce sull’ isola di Man o tra i cordoli di circuiti come Suzuka, Magny Cours e Le Mans.
Giusto per dire “io c’ero”, “io ero lì con quelli veri” e come in questo caso, dopo 24 lunghissime ore, poter dire “io ho concluso la 24 ore di Le Mans!”
Dopo la road race di Scarborough che vi abbiamo raccontato in Keep left…and full gas! questo é il breve racconto di una gara anacronistica ed affascinante, alla quale non siamo giunti in moto (purtroppo) per mancanza di tempo, ma che abbiamo vissuto intensamente tra le moto, che non si sono fermate per 24 ore tirate.
24 come le ore che compongono un giorno, dalle 15 del sabato alle 15 della domenica no stop, giorno e notte, sole o pioggia. Questo è il racconto della più classica delle gare di Endurance, la 24H di Le Mans.
Come ogni anno, dal 1978, il circuito Bugatti di Le Mans ha ospitato l’ ultima gara del Mondiale Endurance.
I giochi erano ancora aperti dopo le prime tre tappe e a giocarsi il titolo iridato c’erano Kawasaki, Suzuki e Yamaha pronte a darsi battaglia…insieme ad un’ orda di altri scatenati bikers.
La spettacolare partenza, che prevede l’attraversamento del rettilineo dei box di corsa verso la propria moto, fa già capire che si tratta di una gara fuori dagli schemi.
Tre piloti per ogni team, 30 minuti ciascuno alla guida, cambi gomme, rifornimenti, scivolate tutto mentre il caldo del pomeriggio pian pian rinfresca con il calare del sole fino a che i commissari di circuito espongono il pannello “lights on”.
Da questo momento in poi si entra nella parte più spettacolare (per il pubblico) e più dura per piloti e team. Mano a mano che scende la notte gli scoppi in rilascio degli scarichi si trasformano in piccole palle di fuoco azzurre ben visibili, che fanno il paio coi dischi incandescenti nelle staccate più violente. Una danza tra le curve che rapisce gli spettatori fino a tarda notte.
Le luci gialle delle moto che illuminano quel poco che basta il circuito sono piccoli lampi che si inseguono senza sosta fino alle prime luci del mattino, quando l’alba restituisce quel poco di energie per resistere le ultime ore fino alla bandiera a scacchi.
Alle 15 della domenica la Kawasaki numero 11 taglia per prima il traguardo mentre i 200.000 tifosi che gremiscono le tribune esplodono in un applauso per i piloti-eroi riusciti a resistito alla massacrante maratona.
I freddi numeri riportano circa 3.400 km in 24 ore esatte chilometro più chilometro meno: vale a dire più di 1100 km nelle 8 ore totali che spettano ad ogni pilota.
Ma questi sono solo numeri, niente può raccontare la fatica, la sofferenza e l’esplosione di gioia di questa straordinaria gara contro il tempo.
Anche questo mese la prestigiosa rivista Motociclismo ha scelto di darci spazio dedicando il consueto trafiletto sui borghi Italiani da riscoprire al nostro pezzo su Case di Viso, un alpeggio di poche decine di abitazioni in pietra nel comune di Ponte di Legno.
Il nostro Paul è tornato a visitare il borgo in veste di inviato per regalarci un altro articolo completo ed interessante, corredato da suggestive fotografie: scopritelo cliccando sull’immagine sotto!
Il nostro articolo su una copia cartacea di Motociclismo
Tutti voi ricorderete il “Copenhagen Express Tour”, uno tra i viaggi più cliccati sul sito e seguitissimo anche su Youposition: oggi finalmente pubblichiamo le immagini raccolte durante il ritorno a Genova, che seppure più spedito è stato comunque a dir poco spettacolare per le località attraversate.
Cliccando la foto sotto accederete a questa inedita gallery dedicata al ritorno dalla capitale danese: oltre 1800 km percorsi in due soli giorni, senza comunque perdere il gusto del viaggio.
Poche volte ci si sente davvero motociclisti come durante una cavalcata solitaria: tu e la tua moto, la strada che scorre, la gente che ti guarda e probabilmente non capisce.
Il mondo esterno è frenetico come sempre: chi va a lavorare, chi va in vacanza, chi va a un aperitivo con gli amici, chi parla al cellulare, chi corre e sfanala come se stesse andando a salvare il mondo, chi ha le borse della spesa, chi gli sci sul tetto, chi il furgone stracarico di ogni genere di cose e dopo tanto tempo sta tornando al suo paese.
E poi ci sei tu chiuso nel tuo casco immerso in un mondo che guardi sbadatamente e senti distante: loro non sanno dove vai, non possono capire cosa provi, al massimo possono pensare “poveraccio quello lì in moto sotto questo acquazzone”.
Ascolti il motore per un attimo per capire se gira sempre “rotondo” o c’è qualcosa che non va, ripensi a qualche faccenda personale e torni alla realtà domandandoti che intenzioni ha l’automobilista che rallenta davanti a te. Il mondo gira sotto le ruote come un immenso tapis-roulant, il sole sta ormai tramontando e la tabella di marcia è stata fatta come sempre in maniera ottimistica perché il posto dove dovrai cercare un letto è ancora troppo distante.
Il motore borbotta come sempre, nessun rumorino strano: la fiducia nel mezzo è simile a quella che devi avere in una donna e allo stesso modo è meglio cogliere in tempo i segnali anomali prima di ritrovarsi a piedi.
La strada è ora di nuovo libera e il cielo ha dei colori stupendi, non conta a che ora e dove arriverò ne cosa pensa chi mi vede: sto facendo ciò che mi piace e questo è l’importante.
A dire il vero qualcuno che sembra capire questo stato d’animo e che ne sembra attratto lo si vede, basta osservare quei volti increduli affacciato dal lunotto posteriore di un’auto o con il naso appiccicato a un finestrino: non so di preciso cosa immagini un bambino quando vede un motociclista ma si possono chiaramente vedere nel suo sguardo incredulo sfumature di stupore, curiosità, sogno: tutto quello che sta nell’anima di un lonely rider.
Da sempre subiamo il fascino dei piccoli borghi italiani meno conosciuti, per questo motivo abbiamo creato una nuova sezione sul nostro sito dove segnaliamo i luoghi “dimenticati” che secondo noi meritano una visita.
Non ci occuperemo dei “borghi più belli d’Italia” ne delle varie “bandiere arancioni” che già vengono promossi dalle relative associazioni, ci preme invece segnalare località poco conosciute ma non per questo meno affascinanti.
La prestigiosa rivista Motociclismo si sta occupando di un progetto simile ed ha deciso di pubblicare una delle nostre recensioni.
Cliccate sull’immagine sotto per scoprire questa nuova sezione!
il nostro articolo sulla prestigiosa rivista “Motociclismo”
La voglia di viaggiare e di fare chilometri non si assopisce nemmeno con l’abbassarsi delle temperature e quindi eccoci di nuovo pronti per un’ altro week-end tra curve, orologi a cucù e relax.
La Foresta Nera, con la rinomata D500 che la attraversa è una di quelle mete che i motociclisti ben conoscono, sinuose e veloci curve si srotolando attraverso paesaggi incontaminati e foreste secolari.
Partiremo questa sera per rubare qualche ora al week end. I primi km ci porteranno in Svizzera, dove dopo aver lasciato l’ autostrada ci concederemo un pò di svago sul Passo del San Gottardo prima fermandoci per la notte.
Sabato di buon ora inizieremo a salire verso nord ed entreremo nel “clou” del nostro TOUR percorrendo la D500, curva dopo curva arriveremo a Baden-Baden dove ci rilasseremo nelle rinomate terme.
Domenica il ritorno vedrà alternarsi la D500 ad altre strade minori nelle quali sicuramente sarà piacevole “perdersi” tra gli angoli più suggestivi della Schwarzwäld.
Cliccando sulla foto potrete seguire i nostri spostamenti grazie a youposition.it
Il team di ADV-Tourer è costantemente al lavoro per migliorare a piccoli passi questo sito web e alla ricerca di nuovi contenuti da proporvi: da tempo stavamo progettando di raccontarvi qualcosa sulle moto che sono state e che saranno protagoniste delle nostre avventure più belle.
Da oggi in linea la nuova sezione dedicata alle nostre cavalcature di ieri e di oggi, brevi testi in cui abbiamo cercato di trasmettervi il feeling maturato con le nostre compagne di viaggio durante migliaia di chilometri insieme.
Cliccate sulla foto per scoprire queste nuove pagine!